Amministratore di sostegno: un supporto per le persone più fragili

“Cosa si può fare se un genitore non è più in grado di curare i propri interessi?”

Per tutelare quelle persone che, a causa di un’infermità o di una menomazione fisica (ad es. malattie degenerative, condizioni di coma o stato vegetativo) o psichica (ad es. autismo, malattia di Alzheimer, demenze, abuso di sostanze stupefacenti o di alcol, shopping compulsivo, ludopatia), si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi, con la Legge n. 6/2004 è nata la figura dell’amministratore di sostegno.

In sostanza, trattasi di un soggetto che ha il compito di assistere e rappresentare chi non riesce a provvedere alle funzioni della vita quotidiana, con lo scopo di garantire una sorta di "protezione giuridica" al soggetto privo in tutto o in parte di autonomia, senza tuttavia limitarne in modo eccessivo la capacità di agire.

Il procedimento per la nomina dell’amministratore di sostegno si propone con ricorso da depositarsi avanti al Tribunale del luogo di residenza o domicilio del beneficiario della misura protettiva e può essere proposto dal Pubblico Ministero, dal coniuge o persona stabilmente convivente, dai parenti entro il quarto grado o dagli affini entro il secondo.

La scelta del soggetto che può assumere l’incarico di amministratore di sostegno viene effettuata dal Giudice Tutelare “con esclusivo riguardo alla cura e agli interessi della persona beneficiaria”, nel fare ciò il Giudice dovrà tener conto dell’eventuale preferenza manifestata dal beneficiario, in mancanza opterà per il coniuge, la persona stabilmente convivente, i figli, il fratello o la sorella o, in caso di opportunità, o in presenza di gravi motivi, il Giudice Tutelare potrà nominare un soggetto terzo di propria fiducia, scegliendolo da appositi elenchi.

L’amministratore di sostegno nominato dovrà svolgere i compiti individuati dal Giudice Tutelare nel decreto di nomina, compiti che possono variare dalle scelte sanitarie, ai rapporti con il personale medico, alla scelta del luogo dove dovrà vivere il beneficiario, alla cura del patrimonio (amministrazione dei beni mobili – stipendi, pensioni, portafoglio titoli, ecc. – o dei beni immobili), volta alla conservazione delle risorse finanziarie del beneficiario e al soddisfacimento delle necessità del medesimo, sempre nel suo esclusivo interesse.

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